Descrizione
- Miele di Acacia o Robinia
- Miele di Tiglio
- Miele di Rododendro
- Miele di Castagno
- Miele di flora alpina
- Miele di Tarassaco
- Miele di Tarassaco
Inoltre ci sono ancora molteplici differenze di miele, Miele di
Agrumi, Miele di Corbezzolo, Miele di girasole, Miele di ciliegio e tanti altri.
Che cos’è il miele? Se lo chiedessimo a chi lo produce, le api, risponderebbero che si tratta di una “scorta per l’inverno”. Un nettare delizioso e nutriente che, lavorato in estate, viene poi consumato nei lunghi mesi invernali. Per noi invece il miele è più semplicemente un dolcificante naturale però, andrebbe spiegato, che si tratta anche di un alimento a tutto tondo dalle numerose proprietà. Questa complessità va ammirata e rispettata, se alterata, può impoverirsi e non essere più per noi quella ricca fonte di benefici qual è il miele allo stato naturale. Per parlare di differenze di mieli, bisogna tornare alla materia prima da cui deriva il nettare raccolto, e quindi alla pianta con il suo fiore
Come conservarlo
Proprio perché è un alimento naturale il miele cambia la sua consistenza nel tempo. Fin dal suo invasettamento si attiva un processo di cristallizzazione naturale degli zuccheri, in particolar modo del glucosio, più lento in alcuni tipi di miele e più veloce per altri, secondo la natura ereditata dai fiori che hanno prodotto il nettare originario. La migliore conservazione è dunque quella che viene utilizzata per quasi tutti gli alimenti chiusi in barattolo; la luce e il calore sono elementi di aumento dell’invecchiamento del prodotto quindi è ottima cosa conservarlo in un luogo fresco asciutto e al riparo da fonti di luce e calore.